Presto i totem anche a Roma e Milano e nelle città della costa adriatica prima dell’inizio dell’estate

 

Grande successo per #ALLL, primo social network street, che ha rivoluzionato il concetto di condivisione del mondo digital. #ALLL è un social network estremamente innovativo, non richiede iscrizioni, né download di software o applicazioni, basta utilizzare uno degli account che già si possiedono (Facebook, Twitter, Instagram) inserendo nel post l’hastag #ALLL. Il contenuto sarà, dunque, visibile sul sito www.all.social e su tutti i totem ALLL. I totem si trovano nelle principali vie, piazze e centri commerciali, e proiettano i contenuti condivisi dagli utenti su degli schermi elettronici, rendendoli, quindi, fruibili anche a chi non abbia profili social o non abbia dimestichezza con il computer o i device mobili.

 

I primi totem sono stati istallati a Pescara a fine gennaio 2015, città pilota del progetto, ma presto arriveranno anche a Roma e Milano e nelle città della costa adriatica prima dell’inizio dell’estate. Secondo i dati raccolti fin’ora, i totem amplificano la portata di ogni contenuto di circa 20.000 contatti ogni mese, che si sommano ai circa 5.000 ottenuti grazie al sito web e gli account social ALLL.  Ogni post ottiene in media 1.200 visualizzazioni settimanali.

“ALLL nasce per rispondere a una domanda ben precisa : ‘Dove possiamo dare visibilità ai nostri user oltre il web? Ovviamente la strada!’. – Ha commentato Alessio Zaccagnini, CEO di ALLL. – La strada, intesa come vie, piazze, ma anche locali, centri commerciali, eventi ecc ecc., è il primo social in assoluto, il luogo di aggregazione privilegiato da tutte le generazioni. Con ALLL abbiamo cercato di coniugare i social media e le loro dinamiche con questa idea di strada, e a giudicare dal numero di utenti raggiunti, direi che abbiamo fatto centro! Del resto in un’era in cui il 95,7% degli italiani possiede un account su Facebook, è impossibile pensare a progetti di comunicazione che non tengano conto dei social, ma, allo stesso tempo, non bisogna dimenticarsi di chi non può contare su un’adeguata alfabetizzazione digitale. E’ giusto veicolare i contenuti in rete, ma non bisogna dimenticare di farli scendere anche nelle strade”.

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